5/02/2016 - Non ce la fai a stare nei limiti? Non ti preoccupare, ti alzo l'asticella. E così sarà. Perché ormai è chiaro a tutti che i valori Euro fissati in passato dal legislatore sono probabilmente impossibili da centrare in un normale test su strada. Almeno con le tecnologie odierne.
Così, dopo lo scandalo del 'dieselgate' Vw e i richiami per 'aggiornamenti' annunciati da Renault, l'Europarlamento ha deciso di accontentare - si fa per dire - sia i cittadini, sia i costruttori.
Nel primo caso, abbandonando le prove a banco in favore di più realistici test su strada, già da settembre 2017. Dal canto opposto, innalzando però i limiti minimi delle emissioni di ossidi d'azoto (NOx), che per i diesel Euro 6 passerebbero dagli attuali 80 milligrammi a chilometro decisi nel 2007 ai 168 per il periodo settembre 2017-dicembre 2018, consentendo così sforamenti del 110 per cento sui valori attuali. Dal 1° gennaio 2019, tuttavia, i limiti di sforamento scenderebbero al 50 per cento, coi milligrammi/chilometro massimi ammessi di NOx che calerebbero pertanto a quota 120.
Alleggerendo i costi per la Case costruttrici e dando così alle stesse tempo sufficiente per trovare sistemi di trazione alternativi.
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