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Renting e car sharing nel 2030

19/06/2015 - Come si evolverà la mobilità di cittadini e imprese nei prossimi 15 anni? È una delle tante domande alle quali il Rapporto Aniasa-Censis presentato in occasione dei 50 anni dell'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, ha cercato di dare una risposta.

Il costante aumento degli abitanti nelle cinture urbane ha portato alla costituzione di vere e proprie 'megacities' dove oggi si concentra la metà della popolazione italiana e la loro rilevanza è destinata a crescere. Si può stimare che al 2030 nel loro insieme vedranno aumentare la popolazione di poco meno del 9 per cento a fronte un incremento complessivo del 3,4 per cento. Raccoglieranno quindi qualcosa come 33 milioni di persone. Che per molte delle loro attività confluiranno verso il centro città incrementando il pendolarismo.

I pendolari che utilizzeranno l'auto passeranno dai 17,5 milioni del 2011 ai circa 18,8 milioni del 2030. La quattro ruote rimarrà dunque centrale negli spostamenti degli italiani, ma saranno sempre di più coloro che sceglieranno di usarla senza possederla, ossia il noleggio o il car sharing. Il Rapporto Aniasa fornisce interessanti indicazioni anche sul fronte dell'evoluzione del prodotto. Di qui al 2020-2030 è lecito attendersi che le auto subiranno una forte innovazione tecnologica spinta dall'industria automotive lungo tre diverse direttrici: le propulsioni ibride ed elettriche, la crescente connettività delle automobili che le metterà in costante comunicazione con i sistemi di regolamentazione del traffico e con i driver (oltre alla telediagnosi) e l'affrancamento dell'auto dall'uomo per il suo funzionamento, in alcune attività di base.

"Il settore del noleggio veicoli è per sua natura parte integrante della sharing economy - ha sottolineato il Presidente di Aniasa Fabrizio Ruggiero, - stiamo procedendo verso un'offerta unica di servizi di mobilità, come è maggiormente visibile in alcuni Paesi europei, che prevederà oltre all'utilizzo del veicolo per il tempo utile, da 15 minuti a 5 e più anni, una serie di ulteriori strumenti di mobilità, come l'accesso ad aree a traffico limitato, a spazi a pedaggio e ai parcheggi". Un'ulteriore conferma dunque dell'importanza di questo settore anche per gli autoriparatori. Ecco perché AsConAuto continua a lavorare in questa direzione stringendo accordi strategici, come quello con Alphabet.