Parigi dichiara guerra ai diesel
9/03/2015 - Idee balzane di qualche politico poco informato
sui fatti. Accade nella Ville Lumière, dove la sindachessa Anne
Hidalgo, vorrebbe vietare la circolazione ai veicoli diesel entro
il 2020, così da abbassare il livello d'inquinamento. Una proposta
che, se andasse a buon fine e venisse imitata da altre città,
avrebbe un effetto devastante sul mercato dell'auto, visto che in
Europa una macchina nuova su due 'beve' gasolio e in Italia si sale
al 55 per cento delle immatricolazioni. «Proibire motori a gasolio
o dire che sono la fonte di tutti i mali è sciocco e sbagliato», ha
commentato Sergio Marchionne, big boss di Fca durante l'ultima
riunione dell'Acea, l'associazione dei produttori europei. Il
problema, secondo Marchionne (e non solo lui) sta invece nella
vetustà del parco circolante diesel, con ancora troppi Euro 0, 1, 2
e 3 sulle strade. E allora, proibire o limitare fortemente la
circolazione di quelli avrebbe un senso. A Milano, per esempio, con
un diesel senza filtro anti-particolato, anche se Euro 4, nell'Area
C non si entrerà più dal 2017, nemmeno pagando. Che la crociata
anti-gasolio parta dalla Francia non è un caso. L'Eliseo ha
concesso fino a diecimila euro d'incentivi per chi compra un'auto
elettrica. I costi dell'elettricità oltralpe sono più bassi che
altrove, grazie alle centrali nucleari. Eppoi, l'azienda ex di
Stato - il gruppo Renault-Nissan - è quello che ha nel listino più
veicoli elettrici puri. Ma, al momento, la trazione elettrica è
ferma quasi al palo, se è vero che l'anno scorso sono state
immatricolate circa 50 mila vetture a pile nel Vecchio Continente.
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