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Riforma del Cds, primo sì

21/10/2014 - Ha ricevuto il via libera della Camera il testo di Riforma del Codice della Strada che introduce importanti novità a tutela soprattutto degli utenti più deboli. Tra queste la revoca a vita della patente nei casi di omicidio colposo provocato dalle violazioni del codice stesso e l'introduzione del reato di omicidio stradale aggravato nel caso in cui il conducente sia trovato sotto l'effetto di stupefacenti o con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/litri. Si punta, quindi, a introdurre norme per determinare con precisione e certezza l'alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di droghe.

Passiamo al capitolo multe: la delega prevede che un 15 per cento degli introiti delle sanzioni confluisca in un fondo "per l'intensificazione dei controlli su strada e per il finanziamento del piano nazionale di sicurezza stradale." Nessun innalzamento, invece, dei limiti di velocità: la proposta è anzi quella di portarli a 30 chilometri orari nelle aree urbane più critiche, ossia nei pressi di scuole e ospedali. Per favorire ciclisti e ciclomotori si ipotizza il loro libero accesso nelle corsie preferenziali riservate a taxi e mezzi pubblici. E a favore delle due ruote anche la delega che vuole aprire la circolazione su autostrade e superstrade anche alle moto di cilindrata superiore ai 120 centimetri cubi, purché condotti da maggiorenni. E a proposito di strisce blu, si intende modificare l'importo della multa, per chi sosta oltre l'orario stabilito in base al tempo di permanenza. Saranno, invece, introdotte multe più salate per coloro che parcheggiano negli spazi riservati a donne incinte o con bimbi piccoli. Modifiche pure al sistema di sottrazione dei punti dalla patente: il numero dipenderà dalla pericolosità del comportamento assunto dal conducente. È poi prevista l'estensione della patente a punti anche ai minorenni che guidano motorini.

La delega non poteva trascurare il car pooling che si sta diffondendo nelle nostre città. Nel nuovo codice saranno introdotte norme e regole per l'uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone. Infine, si punta a istituire una banca dati unica delle infrazioni stradali, dove i dati su veicoli e patenti potranno essere utilizzati liberamente in formato open source. Saranno quindi possibili controlli telematici su assicurazione e revisione. Ora la palla passa al Senato.

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