Mercato, c’è chi sta peggio
07/07/2014 - Nella Caporetto di un mercato auto tornato ai
livelli di decenni fa, c'è chi sta sicuramente peggio dell'Italia.
Ed è Cuba. Una magra consolazione, visto che solo dal gennaio di
quest'anno sulla bella isola caraibica è possibile vendere
liberamente veicoli a motore, così come stabilito dalla recente
Legge: "Si libera la vendita di motociclette, automobili,
camioncini e minibus, nuovi e di seconda mano, per le persone
naturali cubane e stranieri residenti nel Paese, come per le
persone giuridiche straniere e il corpo diplomatico, stabilendo
prezzi al dettaglio simili a quelli che riconosce il mercato tra
privati. Questa vendita libera si andrà implementando in maniera
graduale e in lei avranno priorità quelli che attualmente
possiedano le lettere di autorizzazione." In precedenza, infatti,
ai cittadini cubani era permesso solamente comprare e vendere senza
problemi veicoli che si trovavano sull'isola prima della
rivoluzione castrista, ossia ante 1959. Ma non potevano invece
averne una nuova o di seconda mano, a meno di non rivolgersi -
previo nulla osta governativo - ai rivenditori dello Stato, fino
allo scorso 31 dicembre monopolisti del settore. Un'autorizzazione
spesso concessa a pochi eletti oppure dopo alcuni anni, nel caso
non si fosse stati 'raccomandati'. Ora, anche per Cuba arrivano
perciò i primi dati relativi ai risultati che questa deregulation
sui generis, concessa dal fratello di Fidel, Raoul, ha prodotto. E
sono da farsa, visto che nel primo semestre dell'anno, nonostante
l'affollamento dei primi giorni davanti ai nuovi concessionari
dell'isola, di automobili - tutte delle 'chilometri zero' - ne sono
state vendute appena una cinquantina, cui si sommano ben quattro
motociclette. Perché così poche? La causa è il prezzo. Secondo
quanto riportato dal sito Internet 'Cuba Debate', voce dell'isola
nel mondo, il costo ad esempio di una Peugeot 508, che in Europa
vale da 30 mila euro in su, a Cuba s'attesta introno ai 262 mila
pesos cubani convertibili (i Cuc), pari a circa… 190 mila euro! Ma
il 5° Congresso del Partito Comunista di Cuba, nell'aprile del
2011, ha deciso di dare priorità allo sviluppo del trasporto
pubblico dei passeggeri, destinando a detto proposito tutto il
finanziamento disponibile, che viene proprio dalle tasse sulle
vetture nuove. E se continueranno con tale politica, resteranno per
molto tempo ancora sia le preistoriche 'auto particular' americane
sia i vecchi bus regalati tempo fa a Fidel dalle municipalizzate di
mezzo mondo
Sede
Via Ungheria, 8
47921 Rimini - Italia
Tel. 0541-745878
Copyright 2001-2024 All Rights Reserved - Asconauto S.r.l. a socio unico - Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Autoveicoli
Via Ungheria, 8
47921 Rimini - Italia
Tel. 0541-745878
Copyright 2001-2024 All Rights Reserved - Asconauto S.r.l. a socio unico - Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Autoveicoli