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La cambio solo se è rotta

4/11/2014 - Proprio così. Ormai stiamo alla frutta e gli italiani - fino a pochi anni fa popolo spendaccione in fatto di auto - paiono essersi convertiti al lunghissimo termine per quanto riguarda il periodo di possesso di un'auto. Da noi infatti l'auto si cambia più tardi possibile, manifestando una nuova usanza - figlia dell'attaccamento morboso agli oggetti personali o forse più probabilmente della crisi - in controtendenza col resto d'Europa. Stando all'ultima ricerca commissionata dalla compagnia assicuratrice Linear, un italiano su due risulta molto affezionato alla propria automobile, affermando di volerla cambiare solo in caso di rottura/incidente irreparabile. Il 23 per cento dichiara di comprare una nuova auto solo dopo averla tenuta per un decennio, mentre il 15 per cento del campione la sostituisce ogni lustro e solo il 7 per cento ogni triennio. Quanto ai motivi che spingono all'acquisto di una nuova auto, il 35 per cento degli intervistati la cambia per prenderne una che consumi meno, il 31 perché la vecchia è ormai stracarica di chilometri, il 28 perché vuole un veicolo più sicuro e col 18 per cento ciascuno ci sono sia i modaioli sia quelli che vogliono evitare un'eccessiva svalutazione del mezzo. Sul fronte delle alimentazioni, dovendo cambiare l'auto il 31 per cento degli italiani intervistati sceglierebbe un'automobile a gas, il 25 un'ibrida e un 20 per cento il diesel. Per i restanti, l'importante è che consumi poco. Anzi, pochissimo.

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