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Carburanti, Erario a secco

23/01/2014 - È una legge basilare di microeconomia. Se aumenti il prezzo di un bene o servizio, la domanda a lungo andare calerà. E così è stato per i carburanti per autotrazione in Italia, le cui vendite sono calate del 3,3 per cento nel corso dell'anno appena conclusosi. Tradotto in soldoni fa quasi un miliardo di euro in meno per l'Erario nazionale, che si ferma così a un incasso di 35,5 miliardi di euro: comunque un bel gruzzolo. Unico dato positivo è la graduale diminuzione di questa contrazione dei consumi, mese dopo mese del 2013, con addirittura una crescita dell'1,2 per cento nel dicembre scorso. Ricordiamo che la tassazione italiana sui carburanti per autotrazione è tra le più alte del mondo (sì, avete letto bene, del mondo): solo Norvegia e - talvolta - i Paesi Bassi fanno peggio di noi. Un record negativo dovuto in larga parte alle imposte e in minima parte al maggior costo della componente industriale, cioè della parte del prezzo alla pompa che va a produzione più distribuzione.

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