Pane o carburante per le auto?
5/09/2013 - Quello dei biocombustibili - derivati cioè
dall'agricoltura - sembra un tema 'amletico'. Per produrli servono
infatti grandi quantità d'acqua e, soprattutto, terreni che
altrimenti dovrebbero essere destinati alle coltivazioni
alimentari. Così, la politica verde dell'Europa tramite l'utilizzo
dei biocombustibili si tradurrebbe nell'aumento della fame nel
mondo. Perciò sarebbe meglio incentivare altre pratiche nel settore
dei trasporti, puntando magari su trazione elettrica, efficienza
energetica e trasporto pubblico, per arrivare agli stessi risultati
che si intendono raggiungere con i biocombustibili. A tal
proposito, questo mese il Parlamento Europeo si esprimerà sulla
proposta di riduzione al 5 per cento del consumo di biocombustibili
prodotti da materie prime alimentari, nell'ambito della direttiva
del 2009 che impone l'obiettivo del 10 per cento d'energia
rinnovabile nel settore dei trasporti entro il 2020. Al Consiglio
Europeo, i governi stanno negoziando una posizione comune. I
proponenti della petizione - due Ong attive soprattutto nel settore
umanitario (tra cui ActionAid) - ricordano che nel 2011 i Paesi
dell'Ue, Italia compresa, hanno dato incentivi per 6 miliardi di
euro alla produzione di biocombustibili. Un'indagine di ActionAid
su 98 progetti di investimento per la produzione agroenergetica
nell'Africa sub-sahariana ha rilevato che, tra il 2009 e il 2013,
le imprese europee hanno acquistato terreni per 6 milioni di
ettari, superficie sottratta ai bisogni alimentari delle comunità
locali. I terreni dei biocombustibili avrebbe potuto sfamare 127
milioni di persone, riducendo la fame nel mondo di circa il 15 per
cento. Secondo recenti studi, inoltre, i biocombustibili non
sarebbero così 'verdi', ma farebbero anzi aumentare le emissioni di
CO2. Quanto all'Italia, nel 2012 i biocombustibili hanno coperto il
4,5 per cento del fabbisogno, mentre sul fronte produzione siamo
quarti in Europa, grazie soprattutto al biodiesel. Nel 2010 il 72
per cento della materia prima per la produzione nostrana di
biocombustibili iè stata importata da Paesi extra al di fuori
dell'Unione Europea.
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