La crisi dell'auto non colpisce in egual modo tutte le province italiane. In alcune le immatricolazioni sono in calo, mentre in altre stanno letteralmente schizzando verso l'alto. L'analisi delle immatricolazioni per provincia del primo quadrimestre 2012 mostra che tre province, Bolzano (+768%), Trento (+434%) e Aosta (+433%), crescono a tre cifre per il noto effetto Ipt più favorevole. Un evento che ha di fatto spostato al nord le immatricolazioni a noleggio, a discapito di Roma (-61%) e Firenze (-66%. Altre ventisei province, che rappresentano il 24% del totale mercato, riescono a perdere meno della media Italia, ma le altre ottantuno perdono tutte significativamente, con cali a due cifre: tra le più grandi spiccano Napoli (-32%), Palermo (-31%), Salerno (-31%), Milano (-27%) e Catania (-26%). Questi dati su base locale impattano inevitabilmente sulla sostenibilità delle aziende concessionarie e sull'occupazione locale, inserendosi in un contesto economico già di per sé estremamente difficile.
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