Open Close

Immatricolazioni ai livelli del 1979

3/01/2013 - Un balzo indietro di oltre trent'anni per il mercato italiano dell'auto. Il 2012 secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è chiuso a 1.402.089 immatricolazioni che indicano una flessione intorno al 20 per cento rispetto al 2011 quando si erano toccate le 1.749.739 unità.

"Si chiude un anno di grandi difficoltà - ha commentato Jacques Bousquet, Presidente di Unrae, l'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia - come più volte denunciato dalle associazioni di categoria, la crisi economica, la pressione fiscale sulle famiglie, le restrizioni al credito alle imprese hanno determinato una domanda totalmente anelastica rispetto alle straordinarie offerte promozionali e commerciali messe in campo da tutte le Case automobilistiche. I bisogni della filiera in termini di redditività, di mantenimento dei livelli occupazionali e le opportunità di gettito fiscale da parte dello Stato andranno viste in ottica di sinergia e come priorità per l'Esecutivo che guiderà il Paese dopo le elezioni. Se questo avverrà, potremo guardare con un po' più di ottimismo alla prossima primavera".

Gli fa eco Roberto Vavassori, Presidente di Anfia. "Tra gli impegni improrogabili in agenda per il 2013, non può mancare un piano d'azione, coordinato tra rappresentanti della filiera e organi istituzionali, per la salvaguardia e il rilancio dell'industria automotive in Italia, puntando ad una legislazione più competitiva. Infatti, se la domanda di auto è crollata a meno19,9 per cento nel 2012, altrettanto consistente è il decremento della produzione di vetture e, in generale, di autoveicoli nel nostro Paese, ben più preoccupante visto che rischia di aggravare la già avviata emorragia di aziende del settore - soprattutto PMI poco internazionalizzate e multinazionali per le quali gli investimenti sul territorio italiano non hanno più ragion d'essere."

Il generalizzato aumento della pressione fiscale e dei costi di gestione ha determinato oltre al depauperamento delle risorse economiche degli automobilisti una modifica nelle abitudini di consumo della mobilità che hanno avuto pesanti riflessi sulle vendite. L'analisi della struttura del mercato conferma una riduzione degli acquisti delle famiglie superiore al totale nazionale: meno 22,9 per cento nell'intero 2012, con un volume complessivo inferiore alle 900.000 unità, pari al 63,8 per cento del mercato.

Flessione più contenuta per le società (meno 17,2 per cento con 259.265 auto) e il noleggio (meno 9,9 per cento con 251.622 immatricolazioni).

Passiamo sul fronte delle alimentazioni. Il diesel di ferma a quota 53,4 per cento, la benzina al 33,2. Perdono, rispettivamente, 2 e 6 punti percentuali a tutto vantaggio delle motorizzazioni a basso impatto ambientale. Il Gpl segna un più 128,5 per cento (9,2 per cento di share) e il metano un più 40 per cento (share al 3,8).

Infine, l'usato: il 2012 archivia 4.125.266 trasferimenti di proprietà (comprensivi delle minivolture), segnando un calo del 9,8 per cento sull'anno precedente.

La buona notizia? Secondo i dati Istat, a dicembre l'indice del clima di fiducia dei consumatori italiani è aumento passando da 84,9 a 85,7 (base 2005=100).

Sede

Via Ungheria, 8

47921 Rimini - Italia

Tel. 0541-745878

Via Ungheria, 8

47921 Rimini - Italia

Tel. 0541-745878

Copyright 2001-2024 All Rights Reserved - Asconauto S.r.l. a socio unico - Associazione Nazionale Consorzi Concessionari Autoveicoli