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Avanti tutta

Chi pensava che la congiuntura economica negativa avrebbe interrotto la crescita di AsConAuto dovrà ricredersi.

Anche il 2011 si è chiuso con il segno positivo: il fatturato ha sfiorato i 324,5 milioni di euro, segnando un più 12,5 per cento sul 2010, quando ci si era fermati a 288 milioni.

Oggi la 'macchina' che movimenta ricambi originali in 37 province d'Italia attraverso 17 consorzi, conta oltre 11.500 affiliati, tra meccanici e carrozzieri. A unirli sono ben 192 furgoni a cui presto se ne aggiungeranno altri tre, quelli del nuovo distretto Sincro di Cagliari. "Guardando nel loro complesso i dati 2011 - sottolinea Filiberto Vaiani, presidente

di Gestione Consorzi - non possiamo che ritenerci soddisfatti. In un anno difficile, siamo comunque riusciti a crescere in quasi la totalità dei consorzi e come avevamo previsto ci siamo allargati non solo a nord ma anche a sud della Penisola, raggiungendo Bari, dove negli ultimi due mesi dell'anno si sono superati i 300.000 euro di fatturato."

Un'altra scommessa vinta, dunque per l'associazione. "Poco importa - aggiunge Filiberto Vaiani - che in alcuni casi, Bari e Viterbo in particolare, non siano stati raggiunti i budget. Non si può non tenere conto dell'attuale situazione economica italiana. La fase di start up, inoltre, è sempre la più complessa: familiarizzare con i servizi e la struttura AsConAuto

richiede tempo."

Ancora una volta, a guidare la classifica per fatturato è il consorzio Doc Brescia Bergamo,

che ha archiviato il 2011 a circa 67 milioni di euro, con uno 0,2 per cento sul 2010. Piazza d'onore al Doc Lecco - Como - Sondrio Monza Brianza a 46,373 milioni di euro. Un risultato molto al di sopra delle aspettative (più 7,8 per cento sul budget). "Il Doc Lecco - spiega il numero uno di Gestione Consorzi - e il Miro sono tra i consorzi che registrano le migliori performance. Quest'ultimo è cresciuto addirittura del 16,5 per cento in più rispetto alle previsioni." Solo il Cro Ferrara - Bologna - Rovigo e il Cdrt Firenze - Prato - Arezzo, hanno chiuso l'undicesimo anno del terzo millennio con il segno negativo, rispettivamente a meno 1,5 e a meno 3,3 per cento. Altrove si assiste a una crescita, moderata per alcuni consorzi, molto importante per altri (più 64,4 per cento Doc Pistoia, più 42 Miro Milano, più 23 Drom Ancona, più 20 Doc Padova e più 18,8 Sincro Macerata). Naturalmente non è possibile calcolare le variazioni percentuali per le due 'new entry' del 2011, i Sincro Viterbo e Bari.

Quali le prospettive per il 2012? "Ci attendiamo - conclude Filiberto Vaiani - un anno estremamente complesso. Ma la struttura dei consorzi è un modello consolidato, che si è mostrato vincente e che riuscirà a reggere. Inoltre, non va dimenticato che il forte calo delle vendite di auto nuove comporta il graduale invecchiamento del parco circolante. Chi non acquista una vettura, infatti, non rinuncia alla mobilità privata: ripara quella che possiede. E ciò si traduce in maggiore lavoro (e opportunità) per meccanici e carrozzieri."

15/02/2012

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Tel. 0541-745878

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