Arrivano gli incentivi… solo per le flotte
6/08/2012 - Lo scorso 25 luglio la Camera dei Deputati ha
approvato l'articolo unico di conversione del Decreto legge 22
giugno 2012, n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del
Paese", all'interno del quale è stato inserito un piano per la
diffusione di veicoli a basse emissioni, che recepisce il testo già
approvato dalle Commissioni riunite Trasporti e Attività
produttive. Quali le misure? Viene introdotto un piano nazionale
infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici - finanziato
da un apposito Fondo di 20 milioni di Euro per il 2013 e di 15
milioni per ciascuna annualità 2014 e 2015 - e un'ancora non
quantificata linea di finanziamento per programmi di ricerca
tecnologica volti alla realizzazione delle reti infrastrutturali
per la ricarica e ai componenti per i veicoli elettrici. Previsti
anche 50 milioni di Euro per il 2013 e 45 milioni per ciascuna
annualità 2014 e 2015 per l'erogazione di contributi statali
all'acquisto di veicoli ecologici. Misure che Anfia non condivide.
"Questo stanziamento di denaro, più volte ridotto nel corso
dell'iter parlamentare, ma pur sempre consistente in rapporto alla
generale scarsità di risorse pubbliche - ha commentato Roberto
Vavassori, Presidente di Anfia - avrebbe potuto essere messo a
frutto su attività di gran lunga più importanti, quali, in primis,
la ricerca tecnologica, non solo per la realizzazione delle reti
infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici, ma
soprattutto per l'innovazione industriale e il rafforzamento della
filiera produttiva nazionale, la stessa che, domani, diventerà
catena di fornitura della futura mobilità elettrica. Inoltre la
misura di incentivazione prevista a partire dal 2013 sarà per la
maggior parte destinata alle flotte aziendali. Gli incentivi,
infatti, coinvolgeranno gli acquirenti di veicoli per uso terzi o
come beni strumentali in misura del 70 per cento, per i veicoli con
emissioni di CO2 fino a 95 g/km, e in misura del 100 per cento per
i veicoli con emissioni di CO2 tra 96 e 120 g/km. Si tratta,
quindi, di una misura finalizzata alla sperimentazione e alla
diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse
emissioni, con particolare riguardo ai contesti urbani, e non di un
piano incentivi per lo svecchiamento del parco circolante in
generale. Di conseguenza, non ci saranno effetti significativi
sulle vendite di vetture ai privati, bensì esclusivamente sul
comparto delle flotte." Per Anfia un'occasione sprecata.
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